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Diffondere la cultura visiva: l´arte contemporanea tra riviste, archivi e illustrazioni.

Stato dell´arte e riferimenti bibliografici

Luoghi di dibattito e di serrato confronto culturale, le riviste e i fondi archivistici rappresentano una risorsa fondamentale eppure ancora in gran parte inesplorata, a causa delle difficoltà di accesso legate anche alle problematiche del copyright. Il Progetto Nazionale può invece contare sulla reperibilità di tale materiale, come dimostrato dalle lettere di intenti allegate, e delle quali si parlerà in dettaglio ai punti 16 e 17. Per quanto concerne la situazione bibliografica, si procederà per singolo ambito tematico e cronologico.

Le riviste di satira e caricatura tra Otto e Novecento rappresentano un ambito perlopiù trascurato, eccezion fatta per i lavori di Paola Pallottino, ”Storia dell´illustrazione italiana. Cinque secoli di immagini riprodotte“, Firenze, Volo-Usher arte 2010 (aggiornamento di Bologna, Zanichelli, 1988) e Adolfo Chiesa (”La satira politica in Italia“, Roma - Bari, Laterza, 1990). Esistono poi approfondimenti su aspetti particolari, come ”Seduzioni e miserie del potere. Visto da sinistra - Visto da destra. Galantara Scalarini Sironi Guareschi Altan“, catalogo della mostra (Vicenza, 2005), a cura di G. Mazzotta, Milano, Mazzotta, 2005; oppure R. H. Krauss, ”La fotografia nella caricatura“, Roma, Ciapanna, 1979. In particolare, vanno ricordati i lavori promossi dal centro APICE, tra i quali ”Un diluvio di giornali. Modelli di satira politica in Europa tra ´48 e Novecento“, collana «Quaderni di Apice», a cura di A. Negri, M. Sironi, Milano, Skira, 2007. Se non mancano gli studi sull´editore Sonzogno (cfr. alcuni studi di Laura Barile tra cui ”Le parole illustrate: Edoardo Sonzogno editore del popolo“, Modena, Mucchi, 1994), «Lo Spirito Folletto», invece, non é mai stato oggetto di studi specifici. Cenni recenti sul contesto scapigliato si trovano in: A.P. Quinsac, ”La satira, la caricatura e gli scapigliati. «fare colla penna un po´di guerra...»“ in ”La scapigliatura e Angelo Sommaruga: dalla bohéme milanese alla Roma bizantina“, a cura di A.P. Quinsac, G. Farinelli, M. Noja, Milano, Biblioteca di Via Senato Edizioni, 2009.

Passando all´editoria illustrata tra Otto e Novecento, il più recente contributo é rappresentato da G. Bacci, ”Le illustrazioni in Italia tra Otto e Novecento. Libri a figure, dinamiche culturali e visive“, Firenze, Olschki, 2009. Il panorama é senz´altro vasto, a partire dal fondamentale P. Pallottino, ”Storia dell´illustrazione italiana“ cit., e dalle opere di Antonio Faeti (tra le quali cfr. almeno ”Guardare le figure. Gli illustratori italiani dei libri per l´infanzia“, Roma, Donzelli, 2011 [I ed. Torino, 1972]), fino ai recenti approfondimenti dedicati all´editoria illustrata per ragazzi: cfr. ”Amici di carta. Viaggio nella letteratura per i ragazzi“, a cura di L. Braida, A. Cadioli, A. Negri, G. Rosa, Milano, Skira, 2007; ”L´irripetibile stagione del giornalino della Domenica“, catalogo della mostra (Bologna, 2008), a cura di P. Pallottino, Bologna, Bononia University Press, 2008; ”Corriere dei Piccoli. Storie, fumetto e illustrazione per ragazzi“, catalogo della mostra (Milano, 2009), a cura di G. Ginex, Milano, Skira, 2009. Agli anni Settanta risale invece la collana «Cento anni di illustratori», a cura di Paola Pallottino, che ospitò, tra gli altri, i volumi su Carlo Chiostri, Golia (Eugenio Colmo), Sto (Sergio Tofano), Aleardo Terzi. Sull´editoria napoletana illustrata tra Otto e Novecento cfr. M. Cuozzo, ”Illustrazione e grafica nella stampa periodica napoletana dalla belle èpoque al fascismo“, Napoli, Electa, 2005. Punti di riferimento internazionale sono ”L´Illustration. Essais d´iconographie“, Actes du colloque de CNRS (Paris, 1993-1994), sous la direction de M.T. Caracciolo, S. Le Men, Mayenne, Klincksieck, 1999; M.F. Zimmermann, ”Industrialisierung der Phantasie. Der Aufbau des modernen Italien und das Mediensystem der Künste, 1875-1900“, München - Berlin, Deutscher Kunstverlag, 2006; ”Le livre illustrè europèen au tournant des XIX et XX siécles. Passages, rèmanences, innovations“, Actes du colloque international de Mulhouse (13-14 juin 2003), sous la direction de H. Vèdrine, Paris, Kimè, 2005; ”L´Europe des revues 1880-1920. Estampes, photographies, illustrations“, sous la direction de E. Stead, H. Vèdrine, Paris, PUPS, 2008. Centrato sul ruolo della fotografia é invece P. Edwards, ”Soleil noir. Photographie & littèrature des origines au surrèalisme“, Rennes, PUR, 2008. Sono recenti le monografie di Mariella Colin (”L´´ge d´or de la littèrature d´enfance et de jeunesse italianne. Des origines au fascime“, Caen, Presses universitaires de Caen, 2005; ”«Les enfants de Mussolini». Littèrature, Livres, Lectures d´enfance et de jeunesse sous le fascisme. De la Grande Guerre à la chute du règime“, Caen, Presses universitaires de Caen, 2010).

Dedicati alla casa editrice Bemporad (attuale Giunti) sono invece ”Paggi e Bemporad editori per la scuola: libri per leggere, scrivere e far di conto“, a cura di C.I. Salviati, Firenze, Giunti, 2007; ”Enrico Bemporad. Autori e illustratori nel cammino di un grande editore“, catalogo della mostra (Firenze, Biblioteca Marucelliana, 2009), a cura di M. Zangheri con la collaborazione di A. Conti, Firenze, Giunti, 2009; L. Cappelli, ”Le edizioni Bemporad. Catalogo 1889-1938“, Milano, Franco Angeli, 2009.

Passando a «Riviera Ligure», la rivista vanta un interesse critico estremamente ricco e vivace, cresciuto continuativamente negli anni; tuttavia la prassi scientifica e metodologica dei molti studi critici esistenti é stata, pur nella bontà dei risultati raggiunti, spesso di tipo settoriale: cfr. ”La Riviera ligure: momenti di una rivista“, catalogo della mostra (Genova, 1984), a cura di P. Boero, M. Novaro, Genova, Sagep, 1984; R. Bossaglia, ”La Riviera Ligure: un modello di grafica liberty“, Genova, Costa & Nolan, 1985.

L´archivio Novaro é stato oggetto di studi, anche recenti, tra i quali si segnalano alcuni lavori di Veronica Pesce: Giovanni Boine, ”Frantumi“, a cura di V. Pesce, prefazione di G. Bertone, Genova, San Marco dei Giustiniani, 2007, e Mario Novaro, ”Murmuri ed echi“, edizione critica a cura di V. Pesce, Genova, Fondazione Giorgio e Lili Devoto, 2011. Per il settore della cartellonistica di ambito ligure cfr. invece ”Filippo Romoli. Manifesti d´artista 1928-1968“, catalogo della mostra (Imperia, 2006), a cura di L. Lecci, con introduzione di P. Pallottino, Genova, Fondazione Carige, 2006.

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Allargando lo sguardo all´ambito del cartellonismo e delle riviste illustrate, di varia tipologia, della prima metà del XX secolo cfr. E. Cassoni, ”Il Cartellonismo e l´illustrazione in Italia dal 1875 al 1950“, Roma, Nuova Editrice Spada, 1984; ”I manifesti tipografici del cinema. La collezione della Fondazione Cineteca Italiana 1919-1939“, a cura di R. Della Torre e E. Mosconi, Milano, Editrice Il Castoro, 2001; ”Forme e modelli del rotocalco italiano tra fascismo e guerra“, atti del convegno (Milano, 2-3 ottobre 2008), a cura di R. De Berti e I. Piazzoni, Milano, Cisalpino Istituto Editoriale, 2010. Spunti per una riflessione più ampia, a partire da «Emporium», si trovano in ”Emporium: parole e figure tra il 1895 e il 1964“, atti del convegno (Scuola Normale Superiore di Pisa, 30-31 maggio 2007), a cura di G. Bacci, M. Ferretti, M. Fileti Mazza, Pisa, Edizioni della Normale, 2009. Originale e approfondito volume sulle cartoline, assai utile per la lettura del materiale grafico, é E. Sturani, ”Cartoline. L´arte alla prova della cartolina“, presentazione di P. Pallottino, Manduria, Barbieri, 2010. Rivolto alla rivista «Il Risorgimento Grafico» é ”Nova ex Antiquis. Raffello Bertieri e Il Risorgimento Grafico“, catalogo della mostra (Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, 2011), a cura di A. De Pasquale, M. Dradi, M. Chiabrando, G. Grizzanti, Milano, 2011. Per un discorso relativo al contesto storico-culturale cfr. D. Forgacs, ”L´industrializzazione della cultura italiana 1880 - 2000“, Bologna, il Mulino, 2002 (I ed. Manchester - New York, 1990); D. Forgacs - S. Gundle, ”Cultura di massa e società italiana 1936-1954“, Bologna, il Mulino, 2007; F. Colombo, ”La cultura sottile. Media e industria culturale in Italia dall´Ottocento agli anni Novanta“, Milano, Bompiani, 1998.

Per quanto riguarda invece gli studi intorno a Vittorio Pica, dopo una lunga obliterazione, persino nei piú recenti studi di storia della critica d´arte in Italia, un importante aggiornamento è recentemente arrivato dal fronte degli studi di comparatistica, di storia della letteratura e della critica letteraria, che negli ultimi due decenni hanno riportato alla luce una mole notevole di documenti inediti sul lavoro del critico napoletano e sulle sue relazioni con la piú accreditata intellighenzia internazionale di fine secolo (cfr. almeno L. Erba, Presentazione, in V. Pica, "Letteratura d´eccezione", a cura di E. Citro, Genova, Costa & Nolan, 1987, pp. 5-10; F. Finotti, "Sistema letterario e diffusione del decadentismo nell´Italia di fine ´800. Il carteggio Vittorio Pica-Neera", Firenze, Olschki, 1988; V. Pica, "Lettere a Federico de Roberto", introduzione e note di G. Maffei, Catania, Biblioteca della Fondazione Verga, 1996; S. W. Vinall, "French Symbolism and Italian Poetry: 1880-1920", in "Symbolism, Decadence and the Fin the Siècle: French and European Perspectives", edited by P. McGuinness, Exeter, University of Exeter Press, 2000, pp. 244-263; N. D´Antuono, "Vittorio Pica. Un visionario tra Napoli e l´Europa", Roma, Carocci, 2002; V. Pica, "Votre fidéle ami de Naples. Lettere a Edmond de Goncourt. 1881-1896", a cura di N. Ruggiero, Napoli, Guida, 2004). È stato cosí possibile non solo riconoscergli un ruolo di primo piano quale traduttore, critico e sostenitore della letteratura simbolista francese in Italia, ma anche ridare qualità e spessore al profilo dei suoi contributi, sia sul piano della riflessione teorica che su quello della divulgazione letteraria. Si è avuto modo di delinearne nettamente la fisionomia, al punto da potere annoverare oggi, con cognizione di causa, il nome del critico napoletano fra quelli di riferimento della cultura europea di indirizzo decadentista (cfr. A. Gaudio, "La sinistra estrema dell´arte. Vittorio Pica alle origini dell´estetismo in Italia, Roma, Vecchiarelli editore, 2006).

 

 

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 Scuola Normale Superiore Pisa    Universitàdegli Studi di Genova

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