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Sezione e pianta di una kiva con la scala di accesso

  • Autore opera riprodotta: n.d
  • Didascalia: Sezione e pianta di una kiva con la scala di accesso, Mesa Verde, Colorado, Usa. Kiva e il nome Hopi indiano per speciali strutture sotterranee usate per cerimonie e riunioni religiose. Circa 25 villaggi, distribuiti in due gruppi nelle regioni semidesertiche dell’Arizona e del New Mexico, costituiscono i resti di un raggruppamento di popolazioni agricole (chiamate dai coloni spagnoli con il termine Pueblos) che ha avuto il periodo di massimo sviluppo intorno al tredicesimo secolo. Tra questi gli Hopi appartengono al raggruppamento occidentale. Gli antichi villaggi Pueblos erano raccolti intorno a spiazzi centrali dove sorgevano le kivas. Nelle cerimonie che vi si svolgevano il legame tra mito e struttura architettonica poteva cogliersi in modo diretto. Secondo la tradizione il dio creatore Iatiku, dopo aver insegnato agli uomini a costruire il primo villaggio, fa erigere loro un altare intorno al quale gli spiriti Katchina si dispongono ritualmente ai quattro punti cardinali. Solo come atto ?nale della sua rivelazione egli insegna a costruire intorno all´altare la kiva, il luogo sacro che serve ai Katchina per riposarsi durante le loro visite agli uomini. Cosi gli elementi architettonici della kiva richiamano il mondo celeste degli spiriti a contatto con il mondo terreno. La copertura è la Via Lattea, la scala di accesso rappresenta l’arcobaleno, il rialzo che corre lungo la parete e il sedile di nebbia su cui siedono i Katchina. Turrell nel suo pezzo si serve di una struttura architettonica tipica del suo environment per salire nel cratere del vulcano. Cosi anche la kiva moderna di Turrell è l’accesso al ciclo. Courtesy Archivio Electa.
  • Tipologia immagine: grafica
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