DATA
Year: VII
Number: 25
Month: 2
Year: 1977
Number of filed articles: 31
Archive: Mart, Archivio del ´900, fondo ANS
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Instalment articles
Torino
Author: n.d
Article pages: 15-15
Column: Visibilia
Illustrations in the article
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Dissenso e consenso
Author: Trini Tommaso (T.T.)
Article pages: 16-18
Column: Visibilia
Illustrations in the article
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- The Angel of Mercy
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The Angel of Mercy
Photographer: Shunk Harry
Caption: Sopra: Eleanor Antin, The Angel of Mercy, 1977, Eleanor Antin come l´angelo della misericordia con il suo cast. Sotto: particolare
della performance: Eleanor Antin e Massimo Mostacchi come soldato sardo. Courtesy M.L. D´Arc Gallery N.Y. L´installazione è
composta di 42 manichini di masonite, che rappresentano i personaggi coinvolti nella vicenda di “Eleanor Nightingale´ e di fotografie
della sua vita nei panni di Florence Nightingale, la grande infermiera della guerra di Crimea. Durante le due performances del 14
e 15 gennaio Eleanor Antin, in collaborazione con due attori, Massimo Mostacchi e Peter Klein, ha animato l´intero cast di manichini.
Per sottolineare il significato e l´origine dei suoi personaggi, Eleanor
ha dato loro la propria voce usando diversi dialetti inglesi e creando
così un molteplice dialogo/monologo. La vicenda inizia con la descrizione dell´ambiente alto borghese in cui vive la famiglia della
Antin/Nightingale nella Londra vittoriana. Lo stile è quello preraffaellita romantico del film di Richardson << The charge of the light
brigade >>. L´azione si sposta in Crimea dove la grande infermiera diventa “l´angelo della misericordia´ insegna ai soldati l´inglese cor-
retto, cura le loro ferite, li opera e difende i loro diritti, sempre secondo il suo concetto di carità vittoriana. Vive circondata da personaggi (manichini montati su ruote) che in funzione del proprio ruolo, il medico, il servo, i generali, i soldati, le gran dame, rappresentano la moralità dell´epoca. Il crescendo dell´azione raggiunge l´apice quando, dopo l´esecuzione del disertore anarchico, entra in scena un personaggio vero, Massimo Mostacchi, che nella parte del soldato sardo, si stacca dalla folla dei manichini per recitare la sua storia di morte. L´ironia del racconto,
scritto dall´attore stesso, rappresenta una versione miniaturizzata
dell´intera performance, che tratta del continuo scarto tra fantasia
e reale. Massimo muore sulla scena rifiutando le premure dell´infermiera e lasciando il pubblico sconcertato di fronte al suo personaggio che sembra uscito da un film di Buñuel. La performance termina
con una incredibile folla di manichini confusi con gli artisti/attori
veri, quasi indistinguibili gli uni dagli altri, mentre la regina
Vittoria concede a << Eleanor Nightingale>> un´assurda onorificenza.
Year of the work: 1977
Image typology: performance
Art Diary 1977, Giancarlo Politi editore
Author: n.d
Article pages: 18-18
Column: Visibilia
Backwords
Author: n.d
Article pages: 18-18
Column: Visibilia
Fiere d´Arte
Author: n.d
Article pages: 18-18
Column: Visibilia