Numero: 31
Mese: 3
Anno: 1978
Numero articoli schedati: 23
Archivio: Mart, Archivio del ´900, fondo ANS
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Elenco articoli nel fascicolo ordinati alfabeticamente
Dal pigmento alla tela colorata
Desideria e gli esserini
Dov´è la musica?
È tempo d´architettura
Errata corrige
Fare arte è un fatto politico
Fotoromanzi fatti a pezzi
I diagrammi del colore
Il calco e la fotografia
Il nodo, l´ordito e la matassa
Il pittore e la falsa rovina
Il pittore e la medicina
Intervista di Tommaso Trini a Barbara Radice
L´arte riflette sulla condizione umana
L´età del rame
La moschea della Perla
Lo specchio si è spezzato
Moderno, post-moderno, millenario.... parliamone ancora
Progress in Art
Rizoma e struttura
Storia di un matrimonio
Volevo possedere quello spazio
Why Art?
Illustrazioni nella copertina del fascicolo
Altre pagine nel fascicolo
Autore: Rinaldi RosaMaria (Rosamaria Rinaldi)
Pagine dell´articolo: 8-12
Pagine articolo (4)
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Illustrazioni nelle pagine dell´articolo
Autore: Castelli Clino (Clino Castelli)
Pagine dell´articolo: 12-17
Pagine articolo (6)
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Illustrazioni nelle pagine dell´articolo
Autore: Ferrari Corinna (Corinna Ferrari)
Pagine dell´articolo: 18-23
Pagine articolo (6)
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Illustrazioni nelle pagine dell´articolo
Autore: Smith Peter
Pagine dell´articolo: 24-25
Pagine articolo (2)
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Illustrazioni nelle pagine dell´articolo
Autore: Cella Carlo (Carlo Cella)
Pagine dell´articolo: 26-30
Pagine articolo (5)
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DATA
Annata: VIIINumero: 31
Mese: 3
Anno: 1978
Numero articoli schedati: 23
Archivio: Mart, Archivio del ´900, fondo ANS
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Dal pigmento alla tela colorata
Desideria e gli esserini
Dov´è la musica?
È tempo d´architettura
Errata corrige
Fare arte è un fatto politico
Fotoromanzi fatti a pezzi
I diagrammi del colore
Il calco e la fotografia
Il nodo, l´ordito e la matassa
Il pittore e la falsa rovina
Il pittore e la medicina
Intervista di Tommaso Trini a Barbara Radice
L´arte riflette sulla condizione umana
L´età del rame
La moschea della Perla
Lo specchio si è spezzato
Moderno, post-moderno, millenario.... parliamone ancora
Progress in Art
Rizoma e struttura
Storia di un matrimonio
Volevo possedere quello spazio
Why Art?
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Altre pagine nel fascicolo
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- Silenzioso
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Silenzioso
Autore: Paladino Domenico
Didascalia: Mimmo Paladino, Silenzioso, 1977, cm. 50 x 70, olio su tela. Il quadro fa parte della personale dell´artista, inauguratasi il 3 maggio scorso allo studio Persano di Torino. Il dipinto è stato collocato nella prima stanza della galleria, le cui pareti sono state precedentemente << affrescate >> da Paladino.
Anno opera: 1977
Tipologia immagine: pittura
- Fondazione per la rinascita dell´agricoltura
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Fondazione per la rinascita dell´agricoltura
Autore: Beuys Joseph
Fotografo: Durini Buby
Didascalia: << Fondazione per lo rinascita dell´agricoltura >> Serigrafia numerato e firmata Tiratura 75 esemplari + 10 p.d.a. Misure 93 x 63 Prezzo Lit. 250.000
Tipologia immagine: grafica
- Fondazione per la rinascita dell´agricoltura
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Fondazione per la rinascita dell´agricoltura
Autore: Beuys Joseph
Fotografo: Durini Buby
Didascalia: << Fondazione per la rinascita dell´agricoltura >> Serigrafico numerato e firmata Tiratura 75 esemplari + 10 p.d.u. Misure 93 X 63 Prezzo Lit. 250.000
Tipologia immagine: grafica
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Articoli nel fascicolo
Desideria e gli esserini
Pagine dell´articolo: 8-12
Pagine articolo (4)
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Illustrazioni nelle pagine dell´articolo
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- Silenzioso
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Silenzioso
Autore: Paladino Domenico
Didascalia: Mimmo Paladino, Silenzioso, 1977, cm. 18x24, olio più vetro. Il vetro del piccolo dipinto è in parte ricoperto da tracce di colore rosso che continuano sulla cornice. Il quadro è stato esposto nella recente mostra dell´artista, di cui fanno parte anche i lavori delle pagg. seguenti.
Anno opera: 1977
Tipologia immagine: tecnica mista
I diagrammi del colore
Pagine dell´articolo: 12-17
Pagine articolo (6)
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Illustrazioni nelle pagine dell´articolo
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Autore: Della Porta Giovanni Battista
Identificazione: Figurazione
Didascalia: Il diagramma della rifrazione della luce attraverso un prisma e la conseguente formazione dello spettro solare, che è stato eseguito da Della Porta nel 1593, è una delle prime rappresentazioni della miscela luce-colore.
Anno opera: 1593
Tipologia immagine: grafica
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Autore: Kircher Athanasius
Identificazione: Figurazione
Didascalia: Kircher, nel 1646, rappresenta i colori sotto l´influenza del pensiero greco antico, secondo cui il colore è generato dall´interazione del bianco della luce e del nero dell´oscurità.
Anno opera: 1646
Tipologia immagine: grafica
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Autore: Newton Isaac
Identificazione: Figurazione
Didascalia: Nel 1666 c´è la prima vera rappresentazione diagrammatica del cerchio del colore, ideata da Newton, il quale, attraverso esperimenti di ottica provò che tutti i colori in senso fisico sono contenuti nella luce. I colori sono disposti in relazione alla loro lunghezza d´onda. La vera novità del cerchio di Newton è il collegamento delle due bande estreme dello spettro, dal rosso al violetto (attraverso le mescolanze che danno i toni di porpora).
Anno opera: 1666
Tipologia immagine: grafica
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Autore: Herschel Friedrich Wilhelm
Identificazione: Figurazione
Didascalia: Wilhelm Herschel nel 1817 disegnò questo diagramma caratterizzato da una suddivisione più fitta dei settori cromatici rispetto a quello di Newton. Herschel fu l´astronomo che scoprì nel 1800 la presenza degli infrarossi.
Anno opera: 1817
Tipologia immagine: grafica
- Cerchio cromatico
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Cerchio cromatico
Autore: Goethe Johann Wolfgang
Didascalia: Il cerchio cromatico di Goethe (1793). L´opposizione di Goethe ai concetti newtoniani e la sua idea aristotelica sulla formazione dei colori lo inducono alla erronea conclusione che dei tre colori primari solo il giallo e il blu sono fondamentali, mentre il rosso scaturisce dall´unione dei primi due colori.
Anno opera: 1793
Tipologia immagine: grafica
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Autore: Birren Faber
Identificazione: Figurazione
Didascalia: La teoria del colore di Goethe è stata trascurata per molto tempo, sia perché era stata conosciuta di seconda o terza mano, sia perché non era stata chiaramente capita. Goethe era uno scrittore e scienziato prolifico: il suo lavoro sul colore riempie 2000 pagine: il prof. Rupprecht Matthei ha analizzato e fatto conoscere il problema ai lettori col << Goethe´s Color Theory >>, ed. Van Nostrand Reinhold Company.
Tipologia immagine: grafica
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Identificazione: Figurazione
Didascalia: Triangolo di colore come risulta definito secondo la convenzione della Commissione Internazionale della Illuminazione (1931). Questo diagramma bidimensionale permette la caratterizzazione numerica della percezione del colore. Con esso sono codificati altri aspetti della misurazione del colore: le caratteristiche delle luci illuminanti l´oggetto e l´osservatore standard. Al vertice è rappresentato il verde; nell´angolo in basso, il blu; a destra, il rosso; il giallo sta tra 560 e 580; il bianco al centro.
Anno opera: 1931
Tipologia immagine: grafica
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Identificazione: Figurazione
Didascalia: Nel 1953 da questo diagramma derivò il solido CIE (vedi foto in basso), nel quale è introdotto l´asse verticale della brillanza. È opportuno tenere presente che le coordinate non hanno la pretesa di definire il colore di una superficie come lo vedrebbe un osservatore nelle circostanza ordinarie; ma piuttosto definiscono il colore convenzionale indipendentemente dalla variabilità della sorgente luminosa e dal meccanismo fisio-psicologico dell´occhio umano.
Anno opera: 1953
Tipologia immagine: grafica
- Solido poligonale
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Solido poligonale
Autore: von Bezold Albert
Didascalia: Il passaggio dal diagramma bidimensionale a quello tridimensionale dello spazio cromatico di un sistema di colore, è avvenuto progressivamente. L´inserimento dell´albero della brillanza costituisce il tratto generale che caratterizza praticamente tutti i solidi del colore. Nel solido poligonale di Von Bezold (1876) (vedi foto sopra), dove la sintesi risultava additiva, il bianco appariva al centro della base, mentre la diminuzione progressiva dei colori avveniva verso l´apice del nero.
Anno opera: 1876
Tipologia immagine: grafica
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Autore: Munsell Albert Henry
Identificazione: Figurazione
Didascalia: Il sistema di notazione del colore, inventato da Albert H. Munsell (1915), identifica il colore secondo tre attributi: tinta, brillanza e croma (hue, value, chroma). Questo metodo organizza i tre attributi in gradazione di uguale grandezza. I diagrammi sono usati come misura o come parametri per una dettagliata specificazione e descrizione del colore sotto condizioni normalizzate di illuminazione e di visione. La foto in alto rappresenta in tre dimensioni i tre attributi del colore. L´albero verticale raffigura la brillanza del colore dal nero al bianco (che poi genericamente chiamiamo luminosità del colore). La cromaticità è rappresentata orizzontalmente, dall´interno verso l´esterno la saturazione della tinta. Circolarmente è rappresentata la tinta (che noi chiamiamo colore) che può avere più o meno brillanza e la cui luminosità è indicata dalla posizione che il cerchio-tinta ha rispetto l´asse verticale. Per es. un giallo sarà situato in corrispondenza dei grigi più chiari, mentre un marrone sarà posto nei gradini più bassi.
Anno opera: 1915
Tipologia immagine: grafica
- Solido del colore Munsell
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Solido del colore Munsell
Autore: Munsell Albert Henry
Didascalia: La figura in basso mostra il solido del colore Munsell di cui è stato evidenziata la tinta costante 5 y. Gli atlanti del colore Munsell saranno visibili presso il Colorterminal, nuovo centro di colorimetria creativa, via Borgogna 3, Milano.
Anno opera: 1915
Tipologia immagine: grafica
L´età del rame
Pagine dell´articolo: 18-23
Pagine articolo (6)
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Illustrazioni nelle pagine dell´articolo
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Fotografo: Colombo Giorgio
Identificazione: Galleria d´arte
Didascalia: Marisa Merz non ha mai partecipato a mostre collettive. Dopo le personali del ´66 a Torino, del ´70 e del ´75 a Roma, l´artista ha presentato l´ultima sua mostra a Milano nel novembre scorso. Come per le precedenti esposizioni si è trattato anche questa volta di un "vero avvenimento artistico", cioè di un ricchissimo insieme di lavori, esposti in diversi locali. La nostra documentazione fotografica cerca di ripercorrere il percorso dell´esposizione, ben sapendo quanto purtroppo nel caso specifico, la fotografia sia limitativa a confronto della visione diretta. La foto in alto rappresenta la stanza d´accesso alla mostra, quelle in basso e accanto ne illustrano alcuni particolari.
Tipologia immagine: fotografia
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Autore: Merz Marisa
Fotografo: Colombo Giorgio
Identificazione: Installazione
Tipologia immagine: installazione
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Autore: Merz Marisa
Fotografo: Colombo Giorgio
Identificazione: Installazione
Didascalia: Dalla prima alla seconda stanza il percorso dell´esposizione di Marisa non avverte interruzione. La continuità è data proprio dall´intrico dei molteplici interventi che conducono lo sguardo del visitatore dall´uno all´altro particolare, con una serie di rimbalzi inaspettati. Così per esempio la stessa attenzione che si doveva prestare ai diversi fili che univano le opposte pareti, portavano spontaneamente a fermarsi davanti al tavolino con fiore, o a guardare le piccole maglie di rame sparse qua e là, sulle pareti. Le stesse ombre che gli oggetti proiettavano sul muro formavano con quelle proiettate dai visitatori un ulteriore richiamo alla leggerezza e all´impalpabilità dei numerosi lavori di Marisa.
Tipologia immagine: installazione
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Autore: Merz Marisa
Fotografo: Colombo Giorgio
Identificazione: Installazione
Didascalia: Dalla prima alla seconda stanza il percorso dell´esposizione di Marisa non avverte interruzione. La continuità è data proprio dall´intrico dei molteplici interventi che conducono lo sguardo del visitatore dall´uno all´altro particolare, con una serie di rimbalzi inaspettati. Così per esempio la stessa attenzione che si doveva prestare ai diversi fili che univano le opposte pareti, portavano spontaneamente a fermarsi davanti al tavolino con fiore, o a guardare le piccole maglie di rame sparse qua e là, sulle pareti. Le stesse ombre che gli oggetti proiettavano sul muro formavano con quelle proiettate dai visitatori un ulteriore richiamo alla leggerezza e all´impalpabilità dei numerosi lavori di Marisa.
Tipologia immagine: installazione
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Autore: Merz Marisa
Fotografo: Colombo Giorgio
Identificazione: Installazione
Didascalia: Dalla prima alla seconda stanza il percorso dell´esposizione di Marisa non avverte interruzione. La continuità è data proprio dall´intrico dei molteplici interventi che conducono lo sguardo del visitatore dall´uno all´altro particolare, con una serie di rimbalzi inaspettati. Così per esempio la stessa attenzione che si doveva prestare ai diversi fili che univano le opposte pareti, portavano spontaneamente a fermarsi davanti al tavolino con fiore, o a guardare le piccole maglie di rame sparse qua e là, sulle pareti. Le stesse ombre che gli oggetti proiettavano sul muro formavano con quelle proiettate dai visitatori un ulteriore richiamo alla leggerezza e all´impalpabilità dei numerosi lavori di Marisa.
Tipologia immagine: installazione
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Autore: Merz Marisa
Fotografo: Colombo Giorgio
Identificazione: Installazione
Didascalia: Dalla prima alla seconda stanza il percorso dell´esposizione di Marisa non avverte interruzione. La continuità è data proprio dall´intrico dei molteplici interventi che conducono lo sguardo del visitatore dall´uno all´altro particolare, con una serie di rimbalzi inaspettati. Così per esempio la stessa attenzione che si doveva prestare ai diversi fili che univano le opposte pareti, portavano spontaneamente a fermarsi davanti al tavolino con fiore, o a guardare le piccole maglie di rame sparse qua e là, sulle pareti. Le stesse ombre che gli oggetti proiettavano sul muro formavano con quelle proiettate dai visitatori un ulteriore richiamo alla leggerezza e all´impalpabilità dei numerosi lavori di Marisa.
Tipologia immagine: installazione
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Autore: Merz Marisa
Fotografo: Colombo Giorgio
Identificazione: Installazione
Didascalia: Dalla prima alla seconda stanza il percorso dell´esposizione di Marisa non avverte interruzione. La continuità è data proprio dall´intrico dei molteplici interventi che conducono lo sguardo del visitatore dall´uno all´altro particolare, con una serie di rimbalzi inaspettati. Così per esempio la stessa attenzione che si doveva prestare ai diversi fili che univano le opposte pareti, portavano spontaneamente a fermarsi davanti al tavolino con fiore, o a guardare le piccole maglie di rame sparse qua e là, sulle pareti. Le stesse ombre che gli oggetti proiettavano sul muro formavano con quelle proiettate dai visitatori un ulteriore richiamo alla leggerezza e all´impalpabilità dei numerosi lavori di Marisa.
Tipologia immagine: installazione
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Autore: Merz Marisa
Fotografo: Colombo Giorgio
Identificazione: Installazione
Didascalia: Dalla prima alla seconda stanza il percorso dell´esposizione di Marisa non avverte interruzione. La continuità è data proprio dall´intrico dei molteplici interventi che conducono lo sguardo del visitatore dall´uno all´altro particolare, con una serie di rimbalzi inaspettati. Così per esempio la stessa attenzione che si doveva prestare ai diversi fili che univano le opposte pareti, portavano spontaneamente a fermarsi davanti al tavolino con fiore, o a guardare le piccole maglie di rame sparse qua e là, sulle pareti. Le stesse ombre che gli oggetti proiettavano sul muro formavano con quelle proiettate dai visitatori un ulteriore richiamo alla leggerezza e all´impalpabilità dei numerosi lavori di Marisa.
Tipologia immagine: installazione
- Senza titolo
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Senza titolo
Autore: Merz Marisa
Fotografo: Colombo Giorgio
Didascalia: Sulla "porta divelta" Marisa Merz ha tessuto le sue trame di rame: ancora una volta ogni elemento della mostra fa da tramite allo svolgersi del percorso. In questo caso la "porta" conduce involontariamente il visitatore all´ultima tappa dell´esposizione. La "porta divelta" infatti è quella di accesso al locale sotterraneo, dove le pareti e il soffitto di mattoni rossi sono stati il supporto a cui si sono aggrappate le trame di rame tessute da Marisa. In un anfratto del muro due ciotole di sale assorbivano quanto espirava dagli altri elementi.
Collocazione: Galleria Salvatore Ala - Milano
Anno opera: 1977
Tipologia immagine: installazione
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Autore: Merz Marisa
Fotografo: Colombo Giorgio
Identificazione: Installazione
Didascalia: Sulla "porta divelta" Marisa Merz ha tessuto le sue trame di rame: ancora una volta ogni elemento della mostra fa da tramite allo svolgersi del percorso. In questo caso la "porta" conduce involontariamente il visitatore all´ultima tappa dell´esposizione. La "porta divelta" infatti è quella di accesso al locale sotterraneo, dove le pareti e il soffitto di mattoni rossi sono stati il supporto a cui si sono aggrappate le trame di rame tessute da Marisa. In un anfratto del muro due ciotole di sale assorbivano quanto espirava dagli altri elementi.
Collocazione: Galleria Salvatore Ala - Milano
Anno opera: 1977
Tipologia immagine: installazione
L´arte riflette sulla condizione umana
Pagine dell´articolo: 24-25
Pagine articolo (2)
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Illustrazioni nelle pagine dell´articolo
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- Illustrations for Art and Language
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Illustrations for Art and Language
Autore: Art & Language
Didascalia: Illustrations for Art and Language, 1977. Il lavoro riprende quattro affermazioni rispettivamente tratte da The Catalogue Comitte Inc., New York, Martin Heidegger, Carl Andre, Michel Foucault. Le carte su cui sono state stampate le asserzioni scelte, sono state sistemate in varie configurazioni sulle pareti della galleria. Quella riprodotta ricorda un po´ la carta da parati con decorazioni astratte.
Anno opera: 1977
Tipologia immagine: grafica
Dov´è la musica?
Pagine dell´articolo: 26-30
Pagine articolo (5)
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Illustrazioni nelle pagine dell´articolo
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- Prima azione del gruppo Zaj
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Prima azione del gruppo Zaj
Autore: Barce Benito Ramón
Autore: Marchetti Walter
Autore: Hidalgo Codorniu Juan
Didascalia: Prima azione Zaj, Un « trasloco » di tre oggetti eseguito a Madrid il 19 novembre 1964 da Ramón Barce (musicista), Walter Marchetti e Juan Hidalgo.
Anno opera: 1964
Tipologia immagine: performance
- Concerto Zaj per le vie e le piazze di Madrid
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Concerto Zaj per le vie e le piazze di Madrid
Autore: Marchetti Walter
Didascalia: Il 21 maggio del 1965 (a destra) Juan Hidalgo esegue il « Concerto Zaj per le vie e le piazze di Madrid ».
Anno opera: 1965
Tipologia immagine: performance
- J´amerai jouer avec un piano qui aurait une grosse queue
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J´amerai jouer avec un piano qui aurait une grosse queue
Autore: Marchetti Walter
Autore: Hidalgo Codorniu Juan
Fotografo: Colombo Giorgio
Didascalia: Juan Hidalgo, Walter Marchetti: << J´amerai jouer avec un piano qui aurait une grosse queue >>. L´azione musicale del gruppo Zaj ha avuto luogo nella sezione delle performances della scorsa Biennale veneziana. I musicisti non hanno suonato il piano: in tal modo, secondo la tradizione musicale di Cage, hanno continuato la dissacrazione dello strumento-simbolo della musica occidentale dotta, cioè il pianoforte.
Anno opera: 1974
Tipologia immagine: performance
- Trasformazione fallica di un piano
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Trasformazione fallica di un piano
Autore: Marchetti Walter
Autore: Hidalgo Codorniu Juan
Fotografo: Colombo Giorgio
Didascalia: Juan Hidalgo e Walter Marchetti, durante lo svolgimento dell´azione avvenuta alla scorsa Biennale veneziana, hanno inserito nel pianoforte un grosso cilindro di cartone rivestito in plastica, su cui erano legati alcuni palloncini. (Trasformazione fallica di un piano).
Anno opera: 1974
Tipologia immagine: performance
- Tamaran (gocce di sperma per dodici pianoforti)
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Tamaran (gocce di sperma per dodici pianoforti)
Autore: Hidalgo Codorniu Juan
Autore: Marchetti Walter
Fotografo: Colombo Giorgio
Didascalia: Juan Hidalgo, Walter Marchetti, Tamaran (gocce di sperma per dodici pianoforti), 1974. Durante il concerto-azione del gruppo Zaj nessun strumento musicale viene mai suonato. Sul filo teso accanto al pianoforte, sono stati appesi dei foulards di tulle e dei preservativi.
Anno opera: 1974
Tipologia immagine: performance
- J´amerai jouer avec un piano qui aurait une grosse queue
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J´amerai jouer avec un piano qui aurait une grosse queue
Autore: Marchetti Walter
Fotografo: Masotti Roberto
Didascalia: Walter Marchetti << al piano >> durante l´azione-concerto << J´amerai jouer avec un piano qui aurait une grosse queue >>. Commenta il musicista: << la musica, questo odor di carogna che ti manda in estasi >>. Il gruppo Zaj (Hidalgo-Marchetti-Ester Ferrer) si è costituito nel ´64.
Anno opera: 1974
Tipologia immagine: performance
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Autore: Marchetti Walter
Autore: Barce Benito Ramón
Autore: Hidalgo Codorniu Juan
Didascalia: Zaj augura a tutti i suoi amici un anno speciale di meditazione, 1968. Con l´osservazione colta di Walter Marchetti dei movimenti di una mosca sul cristallo di una finestra dalle otto del mattino fino alle sette del pomeriggio di una giornata di maggio del 1977.
Anno opera: 1968
Tipologia immagine: grafica
Collaborazioni
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