DATA
Annata: VIII
Numero: 30
Mese: 1
Anno: 1978
Numero articoli schedati: 23
Archivio: Mart, Archivio del ´900, fondo ANS
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Articoli nel fascicolo
Dadamaino
Autore: Maino Edoarda Emilia (Dadamaino)
Pagine dell´articolo: 44-45
Illustrazioni nelle pagine dell´articolo
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- Scritto sulla sabbia
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Scritto sulla sabbia
Autore: Maino Edoarda Emilia
Fotografo: Mulas Antonia
Didascalia: Sopra: Dadamaino, Scritto sulla sabbia, 1977. L´artista sta << scrivendo >> sulla sabbia la lettera H, segno di un codice personale, premessa delle << Lettera a Tall El Zaatar >>, scritta in occasione della.strage palestinese, ove il segno, una lettera dell´alfabeto, si ripete ossessivamente fino a completare l´intero spazio dei disegni. Questi
sono stati esposti a Graz, alla mostra Trigon, nel settembre scorso.
Anno opera: 1977
Tipologia immagine: performance
Marcello Pietrantoni
Autore: Torriani Franco (Franco Torriani)
Pagine dell´articolo: 46-46
A. S. Abramov
Autore: Bignamini Ilaria (Ilaria Bignamini)
Pagine dell´articolo: 47-49
Mario Cresci
Autore: Rinaldi RosaMaria (R.R.)
Pagine dell´articolo: 50-51
Benvenuti Catalano Falasca
Autore: Menna Filiberto (Filiberto Menna)
Pagine dell´articolo: 52-53
Illustrazioni nelle pagine dell´articolo
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- Armi improprie: il potere ai congìurati/ progetto forse per una favola
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Armi improprie: il potere ai congìurati/ progetto forse per una favola
Autore: Benveduti Carlo Maurizio
Didascalia: Carlo Maurizio Benveduti, Armi improprie: il potere ai congìurati/
progetto forse per una favola, azione del ´72, Incontri Internazionali
d´Arte, Roma. << C´era una volta un re. Viveva in un castello inespugnabile dal quale non usciva mai. I suoi capelli erano biondi, gli occhi neri e profondi, il cuore lucente come una lancia. Nessun problema dei sudditi lo riguardava, il malcontento era in loro, ma il castello
inespugnabile. Più volte degli uomini tentarono con la forza, ma la
torre era ben difesa; finché un giorno si fece avanti un giovane. In
tutto egli era come il re: i suoi capelli erano biondi, gli occhi neri e
profondi, solo il cuore era rosso come il sangue. Egli indossò le vesti regali, curando di coprire il cuore con l´ampio manto turchino.
Si presentò alle porte del castello durante la notte e si fece aprire.
Quindi attraversò altre sette porte, tutte ben vigilate, giunse alla
stanza del trono e su questo si sedette in attesa del giorno. E Findomani il vero re giunse. A nulla dunque erano valse tante cautele per
salvaguardarsi. Un uomo, un uomo solo, un usurpatore, in tutto a lui
somigliante, ma dal cuore rosso come il sangue, aveva preso il suo
posto. Nessun soldato era nella stanza del trono. Tutti erano stati
allontanati durante la notte opportunamente. Il re, accortosi dell´inganno, sguainò la spada ma troppo tardi: già un assestato fendente
aveva troncato di netto il suo cuore lucente. Ed ecco ora un nùovo
colpo del pugnale del giovane, ed il proprio cuore rosso scivolatogli
nella mano, veniva accortamente e celermente aggiustato, prima che
cessasse di palpitare, nella cavità aperta del torace avversario. Il
cuore rosso come il sangue dettava ora gli eventi». (C.M. Benveduti)
Anno opera: 1972
Tipologia immagine: performance